– RUBEUM FERRI –
I tornei, a parte quelli improvvisati sul campo di battaglia, erano sempre sontuose manifestazioni di potere, lo sfarzo, la ricchezza e l’ostentazione erano centrali e funzionali all’evento stesso, tanto quanto l’abilità ed il coraggio di chi vi partecipava. Certamente uno degli spettacoli più in voga all’epoca, erano le giostre a cavallo, ma anche per quanto riguarda il combattimento a piedi, le cronache sono ricche di episodi epici ed eroici. I tornei venivano organizzati anche con mesi o anni di preavviso, i cavalieri e la nobiltà, così come i ricchi signori, viaggiavano in lungo ed in largo per potervi partecipare o assistere, e lo stesso facevano anche i borghesi o i popolani delle zone limitrofe, un torneo era una calamita per l’attenzione di tutti, e non è difficile da credere visto che oggi, a 600 anni di distanza, il cavaliere con la sua armatura splendente ha ancora un fascino enorme.
Affascinati dalle cronache di questi eventi, e dalle avventurose vite dei loro partecipanti, abbiamo deciso di ricostruire una di queste manifestazioni, proponendo al pubblico uno spettacolo volto ad esaltare la bravura, il coraggio e l’adesione al codice cavalleresco di chi vi partecipa, il più possibile in linea con ciò che le fonti ci descrivono.
Per ottenere questo è stato necessario studiare il giusto modo di combattere con l’armatura, con le armi e le armature appropriate a questo tipo di tenzone, questo è l’unico modo per proporre non solo uno scenario credibile, ma anche una esibizione marziale storicamente accettabile.
Ovviamente una giostra non era solo scontro fisico, specialmente se si trattava di una giostra festiva o di pace, ed è così che i partecipanti e il loro seguito, approntavano banchetti, danze, musiche e spettacoli, tutto lo sfarzo serviva a magnificare il valore di questo o quel cavaliere. Per questa ragione il Rubeum Ferri si presta perfettamente ad essere il tema portante di una festa, che non può fare a meno di tutta quell’animazione che rende un evento unico : musici, danzatore, giullari e menestrelli, ma anche saltimbanchi giocolieri e mangiafuoco, poeti attori e chi più ne ha più ne metta.